Seminario di Tiro con l'arco mongolo
L'arco mongolo è il tradizionale arco composito in uso
presso i Mongoli.
Anticamente rinomato per la sua praticità ed efficienza
sul campo di battaglia, l'attuale arco mongolo è diverso
dagli archi più piccoli utilizzati dai guerrieri di
Gengis Khan. Attualmente, in Mongolia, durante le
manifestazioni di Naadam (le “pratiche virili”), si
utilizzano archi molto simili a quelli in uso in Cina
durante la Dinastia Qing.
L'evoluzione scattò nel momento in cui i Manciù,
conquistata la Mongolia, proibirono la fabbricazione di
archi per tenere sotto controllo il paese.
Solo nel 1921 i mongoli poterono tornare a fabbricare
archi ma lo fecero basandosi sul modello dell'arco
Manciù.
Una stele trovata vicino Nerchinsk, in Siberia, recita: "Mentre Chinggis (Genghis) Khan stava tenendo consiglio con i dignitari del popolo mongolo, a seguito della conquista di Sartaul (Khwarezm), Yesüngge (il figlio di un fratello di Gengis) colpì un bersaglio lontano 335 ald (circa 536 metri)".
射道 Shè Dào - La via del tiro con l'arco
Lo stile mongolo di tensione dell'arco prevede che il pollice sia l'unico dito a tirare la corda, con l'indice e il medio sovrapposti a rinforzare la presa.Questa tradizione è comune in tutte le steppe dell'Asia, in Corea, Giappone, Tibet, Cina, Turchia, India e Persia moderna.