PRATICA DAL 1963 - NIPOTE DEL FAMOSO GM° LIN JINGSHAN
Nipote del Granmaestro Lin Jingshan.
Attuale Caposcuola Internazionale dello stile della Mantide
Religiosa Sette Stelle della famiglia Lin.
Il Governo Cinese, nell’ambito del programma di
conservazione degli stili tradizionali di Gongfu cinese, lo
ha riconosciuto come "Patrimonio Culturale Inviolabile della
Nazione Cinese", e unico rappresentante dello stile Qixing
Tanglangquan "Ortodosso della famiglia Lin".
Lin Dongzhu nasce nell’agosto del 1957 nel villaggio
Jiangtuan presso Laiyang ( provincia dello Shandong )
all’interno di una famosa famiglia di artisti marziali.
Suo nonno Lin Jingshan e suo padre Lin Shangwei hanno dedicato
la vita alle arti marziali, raggiungendo la quintessenza dello
stile Qixing Tanglangquan, uno dei rami principali dello stile
della mantide religiosa.
Lin Dongzhu iniziò a sferrare i primi pugni e i primi calci
nella scuola del nonno Lin Jingshan all’età di sei anni.
Al mattino, ancora prima dell’alba, era solito recarsi nel
parco insieme al nonno, la sera poi andava quasi sempre nella
scuola ad allenarsi con gli altri studenti negli esercizi
fondamentali e i taolu del Tanglangquan.
Fu il nonno in persona ad insegnargli con molta cura e con
molta severità, non risparmiandosi di punirlo ogni volta che
il piccolo Lin Dongzhu si allenava svogliatamente.
Una volta, all’età di dieci anni, mentre Lin Dongzhu si
allenava alle prime luci dell’alba nel parco, il nonno si
accorse che il nipote stava studiando con poca intenzione.
Così lo chiamò e gli ordinò di eseguire di fronte a lui dieci
volte un taolu con più di quaranta movimenti.
Ogni volta che il piccolo Lin Dongzhu sbagliava un solo
movimento, il nonno gli ordinava di ricominciare tutto
daccapo.
Molto spesso il nonno portava con se il nipote a fare visita
ai suoi vecchi amici e fratelli di gongfu ed ogni volta gli
ordinava di esibirsi di fronte a tutti i vecchi maestri.
Il piccolo Lin Dongzhu era molto sveglio e sopportava le
fatiche senza battere ciglio, così ogni volta che si esibiva
davanti gli amici del nonno, riceveva i complimenti di tutti.
In pochi anni, seguendo i meticolosi e severi consigli del
nonno, Lin Dongzhu raggiunse molto velocemente un’altissima
capacità e abilità nell’arte del Qixing Tanglangquan.
Dopo lo scoppio della Rivoluzione culturale (1966 n.d.t.), la
scuola “Lin Jingshan Wushu Sheguan” venne fatta chiudere, così
Lin Jingshan, non avendo più nessuna occupazione a Yantai, nel
1969 tornò al suo villaggio natale portando con sé tutta la
propria famiglia.
A quel tempo il maestro Lin aveva ottantaquattro anni, ma
tutte le mattine continuava ad andare in montagna per
allenarsi.
La sera invece insegnava nel cortile di casa a suo nipote. Il
rapporto tra nonno e nipote era molto stretto, molto spesso
Lin Jingshan ripeteva a Lin Dongzhu “L’arte non ha limiti, lo
studio non ha limiti, suprema è la Virtù marziale”.
Ogni giorno nonno e nipote si recavano in montagna per
raccogliere erbe e molto spesso Lin Jingshan dava al nipote
dei compiti.
Ad esempio ordinava al nipote di correre lungo i pendii della
montagna, oppure di fare delle capriole a terra.
Lin Dongzhu ogni giorno, una volta tornato da scuola, non si
separava mai dal nonno.
Quando Lin Dongzhu aveva quindici anni suo nonno morì.
Il padre, Lin Shangwei, volendo che il figlio portasse avanti
l’arte di famiglia, stabilì per lui un programma specifico di
allenamento: ogni giorno, al mattino e alla sera, Lin Dongzhu
avrebbe dovuto studiare e ripassare i fondamentali dello
stile, i taolu, i duilian, praticare il combattimento libero
ed allenare gli esercizi di Qigong e di Paidagong.
Affinché il figlio allenasse a dovere il Sanhuijiuzhuang paida
qigong, gli richiedeva di insistere tenacemente, senza esitare
nemmeno un giorno su questi esercizi.
Due volte al giorno, al mattino e alla sera, allenavano questo
tipo di esercizi per quaranta minuti.
Solo continuando ininterrottamente per cento giorni con questi
esercizi si può irrobustire il corpo ed avere dei buoni
risultati sul proprio fisico.
Una sera, mentre Lin Dongzhu si allenava negli esercizi di
Paidagong, Lin Shangwei si accorse che la mente del figlio non
era rilassata e non riusciva a far scendere il Qi nel dantian,
così lo sgridò severamente.
Sotto la meticolosa guida di due generazioni di Qixing
Tanglangquan, Lin Dongzhu ha sviluppato quindi col tempo
un’eccellente coscienza e capacità marziale.
Dal 1985 al 1987 Lin Dongzhu ha partecipato a diverse
competizioni di Wushu tenutesi nella città di Yantai,
ottenendo complessivamente tre ori nella categoria a mani
nude, tre ori con armi lunghe e tre ori con armi corte.
Nel 1996 ha partecipato alla competizione tenutasi in
occasione del secondo festival internazionale di arti marziali
a Jinan, ottenendo due premi.
Nel 2002 ha partecipato alla competizione di Tanglangquan
della provincia dello Shandong ottenendo il primo posto nelle
categorie “mani nude”, “spada” e “bastone”.
Nel 2003 ha partecipato al “Campionato nazionale di Wushu
tradizionale”, sponsorizzato dall’ufficio nazionale
dell’educazione fisica, ottenendo un oro a mani nude e un
argento con la spada.
Nel 2006 e nel 2007 ha ottenuto quattro ori al “Festival
nazionale di arti marziali” tenutosi nella città di Yantai.
Nel 2007 ha partecipato al “Primo campionato nazionale delle
arti marziali contadine”, vincendo un oro nella categoria
“armi lunghe”.
Nel 2008 ha partecipato, come membro della squadra cinese, al
terzo “Campionato mondiale di arti marziali tradizionali”,
vincendo un’oro a mano nuda e un oro nelle armi lunghe.
Nello stesso anno, il Governo Cinese ha riconosciuto lo stile
Qixing Tanglangquan del GM° Lin Dongzhu come "Ortodosso della
famiglia Lin" e, nell’ambito del programma di conservazione
degli stili tradizionali di Gongfu cinese, lo ha riconosciuto
come "Patrimonio Culturale Inviolabile della Nazione Cinese".
Negli anni ’80 e ’90 la situazione generale del Tanglangquan
nella città di Laiyang non è stata molto positiva.
Nonostante nel 1983 il Comitato sportivo cinese avesse avviato
un’opera di salvaguardia e ricerca delle arti marziali
nazionali, a distanza di vent’anni molti problemi rimanevano
ancora irrisolti.
Le persone che praticavano Tanglangquan a Laiyang ( il luogo
d’origine di quest’arte ) erano sempre di meno e l’arte stessa
stava vivendo un periodo di profonda crisi.
In considerazione di ciò il maestro Lin Dongzhu ha deciso, nel
dicembre del 2005, di aprire un centro di pratica del
Tanglangquan, il “Laiyang Qixing Tanglangquan Wuguan”.
La fondazione di questo centro contribuisce allo sviluppo
dello spirito e della cultura marziale nazionale, promuove la
diffusione e lo sviluppo del Tanglangquan e forma atleti e
talenti marziali di primo livello.
Durante questi ultimi anni, la scuola del maestro Lin ha
portato avanti gli ideali della tradizione marziale antica:
sviluppo e diffusione dell’arte, unione di teoria e pratica,
crescita unita della tecnica e della moralità, coltivazione
della Virtù marziale.
Rompendo con la tradizione settaria ed eliminando le vecchie
idee conservatrici, Lin Dongzhu ha reso accessibili a tutti
gli insegnamenti segreti che i suoi predecessori non
diffondevano facilmente.
Nella sua scuola il maestro Lin insegna indistintamente ad
ogni tipo di allievo con un reale approccio scientifico,
conservando tuttavia gli esercizi e gli insegnamenti
tradizionali.
La sua continua ricerca, i suoi insegnamenti e la sua
perseveranza fanno in modo che l’arte del Qixing Tanglangquan
possa conservarsi e tramandarsi di generazione in generazione.
I suoi discepoli sono: 刘经海 Liú Jīnghǎi, 位平 Wèi Píng, 宫梅波 Gōng
Méibō, 盖玉堂 Gài Yùtáng, 盖玉波 Gài Yùbō, 董强 Dǒng Qiǎng, 高凯 Gāo
Kǎi, 林腾飞 Lín Téngfēi, 刘玉修 Liú Yùxiū, 王辉 Wáng Huī, 于晓军 Yú
xiǎojūn, 位思云 Wèi Sīyún, 乔勇 Qiáo Yǒng, 乔日飞 Qiáo Rìfēi, 崔玉琪 Cuī
yùqí, 张庭瑞 Zhāng Tíngruì, 荆平 Jīng Píng, 曲玉生 Qū Yùshēng, 乔雪榕
Qiáo Xuěróng, 吴彦霖 Wú Yànlín, 王曦 Wáng Xī, 查振武 Maurizio Zanetti,
Eduardo Tobia.